Gedächtnisallee 5
D-92696 Flossenbürg

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Crediti immagini

Il campo di concentramento di Flossenbürg 1938–1945

La mostra “Campo di concentramento Flossenbürg 1938 – 1945” documenta e racconta la storia del campo di concentramento di Flossenbürg e dei suoi sottocampi. L’accento è messo sulle persone che sono state deportate da tutta Europa nel complesso dei lager di Flossenbürg. Numerosi documenti, oggetti, citazioni e testimonianze di ex prigionieri danno un’idea della vita quotidiana nel campo, della lotta per la sopravvivenza e delle morte di massa. La mostra incoraggia i visitatori a confrontarsi con la questione di responsabilità e colpevolezza nominando azioni e colpevoli così come collocando il lager all’interno della normalità quotidiana.

Info pratiche

Oggi aperto
09.00 – 17.00 ore

Nell’antica lavanderia

Ingresso libero

L’edificio espositivo

La mostra si trova nell’edificio dell’antica lavanderia del campo. Accanto alla lavanderia e al sistema di riscaldamento del campo, la SS avevano allestito nel seminterrato il “bagno dei prigionieri”. Qui la SS non solo hanno rubato i beni dei prigionieri, ma anche la loro dignità e li hanno fatti diventare numeri all’interno della burocrazia dei campi di concentramento. Tutte le sale che la compongono, le quali sono state tra l’altro in gran parte conservate nel loro stato originale, occupano quindi un posto particolare nella mostra.

  • Edificio dell’antica lavanderia del campo

  • L’antico bagno dei prigionieri

“Siamo sopravvissuti... gli altri no”

Nel film “Siamo sopravvissuti... gli altri no”, che viene proiettato nel seminterrato, sette ex detenuti del campo di Flossenbürg sono stati intervistati. Le descrizioni fatte dai sopravvissuti non solo danno una visione delle condizioni disumane che hanno prevalso nel campo, ma riflettono anche il modo in cui ricordano la loro esperienza diversi decenni dopo.

Visite guidate

La mostra “cosa resta” può essere vista, tra l’altro, nei seguenti tour pubblici, insieme ad altre parti del Memoriale.

“Qui abbiamo perso non solo i nostri vestiti, ma anche la nostra anima”. Vittore Bocchetta

Vittore Bocchetta

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